COMUNICATO STAMPA: aggressione medico in continuità assistenziale

Messina 19-09-2017 COMUNICATO STAMPA Oggetto: Aggressione al medico in servizio alla guardia medica di Trecastagni Provincia di Catania: reazioni del Responsabile Regionale e della Provincia di Messina del settore continuità assistenziale dello SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) Ancora una volta sconcerto e grande allarme nel mondo medico della continuità assistenziale (ex Guardia Medica) nella Regione Sicilia, per la notizia riportata dall’ASNSA e da alcuni Tg Radio dell’ennesimo atto di aggressione con violenza sessuale a Trecastagni la notte scorsa, perpetrato nei confronti di un medico donna, durante il proprio turno notturno di servizio presso il presidio di continuità assistenziale , da un abitante la stessa cittadina. “ Quanto accaduto è lo stesso copione di quello che era capitato a un medico donna di Continuità Assistenziale a Maggio di quest’anno nella Provincia di Messina e ancora a Scicli e a Floresta qualche anno addietro “ sostiene Giancarmelo La Manna Responsabile Nazionale SNAMI Continuità Assistenziale, “ così come la stessa è stata l’inerzia e l’insensibilità con cui , le Aziende Sanitarie Provinciali e l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, hanno risposto in questi quattro mesi , dopo l’ultimo episodio di violenza, alle accorate richieste e alle diffide di ottemperare alle norme che prevedono l’adozione di misure minime di sicurezza nei Presidi di Continuità Assistenziale.” “ Aspettavo, insieme a tanti colleghi,” continua il sindacalista, “ che dopo l’ultimo eclatante episodio, le Istituzioni e i deputati facenti parte della commissione sanità e del parlamento siciliano con l’Assessore alla Salute in primis, facessero la loro parte, impegnandosi a fare rispettare le norme di sicurezza sancite dal contratto Regionale di continuità Assistenziale e facendo adottare alle Aziende Sanitarie provinciali quei provvedimenti celeri e a basso costo che se attuati, avrebbero salvaguardato la notte scorsa l’incolumità fisica e psichica e la dignità professionale della collega di Catania e di tutti quei medici che ancora oggi in SEDI INSICURE, svolgendo una professione molto delicata, usurante e pericolosa ma di grande utilità per il cittadino, si vedono oltraggiati e lesi nella propria dignità e integrità psicofisica .” Invece ancora una volta non è stato fatto nulla e in questo momento” conclude il sindacalista “ il mio primo pensiero è per la Collega del Presidio di Trecastagni a cui và la solidarietà mia e di tutta l’Organizzazione Sindacale che rappresento che continuerà a mantenere l’impegno e la massima attenzione su questo tema, che a mio avviso è stato la Waterloo di tutti i politici del Parlamento Siciliano e dei loro Direttori Generali!

IL RESPONSABILE DI SETTORE NAZIONALE  REGIONE SICILIA – PROVINCIA MESSINA

Dott. Giancarmelo La Manna

Leave a Reply